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Cosa vedere a Tarvisio in inverno, quando il paesaggio è coperto di neve e le valli sono un’incanto tutto da esplorare? Fare una passeggiata tra gli abeti, circondati dall’anfiteatro meraviglioso delle Alpi Giulie, è pura magia. Ma ancora più bello è guardare tutto questo dall’alto, dal borgo fiabesco arroccato sul Monte Lussari, con lo sguardo che si perde tra le vette imbiancate.
Se state organizzando un weekend in montagna in Friuli e cercate ispirazione per qualche attività da fare nella natura, questo articolo può esservi d’aiuto. Troverete alcuni percorsi da fare a Tarvisio con le ciaspole, per trascorrere due bellissime giornate sulla neve esplorando un territorio magico e affascinante, proprio come ho appena fatto io.
Il mio weekend a Tarvisio è iniziato con una camminata in montagna. La meta è uno dei luoghi più caratteristici e ammirati di tutto il Friuli: il Monte Lussari. Un borgo piccolissimo, un campanile e qualche tetto spiovente arroccati sulla cima di una montagna tra le vette maestose delle Alpi Giulie.
Uno scenario fiabesco che si può raggiungere a piedi percorrendo il Sentiero del Pellegrino – un percorso battuto tra gli abeti della Foresta di Tarvisio – oppure con la funivia.
Io volevo fare una camminata quindi ho scelto il sentiero per salire e la funivia per scendere, non solo perché camminare in salita mi piace (mentre odio la discesa), ma anche perché in caso di neve ghiacciata scendere è più pericoloso.
Che decidiate di raggiungerla a piedi o in funivia arrivati sulla cima vi si aprirà uno scenario meraviglioso. Io sono stata particolarmente fortunata: alla magia del borgo incantato sepolto dalla neve e delle cime imbiancate a perdita d’occhio si è aggiunta l’inversione termica, quel fenomeno per cui le nuvole restano basse sulla valle, e a vederle dall’alto della montagna sembravano un soffice tappeto di zucchero filato.
A guardare il paesino in miniatura viene da chiedersi come mai sia stato costruito in un luogo tanto remoto. La tradizione dice che il santuario sia stato costruito nel 1360 a seguito di una serie di fatti miracolosi che hanno a che fare con una statua della Madonna, apparsa proprio nel luogo in cui è stata poi costruita la cappella.
Della costruzione originaria non c’è più traccia e l’edificio che si vede adesso, con il piccolo campanile che svetta tra gli altri tetti spioventi, risale al XVI secolo. Oltre alla cappella nel piccolo borgo troverete un negozietto di prodotti tipici e alcuni rifugi.
Una fetta di Sacher e un tè caldo (per me) e un panino fumante con la salsiccia e una grande birra (per Cristian) sono perfetti per recuperare le energie dopo la camminata. Noi abbiamo scelto il grande terrazzo all’aperto del Rifugio Monte Lussari per il nostro spuntino, il posto ideale per godersi il sole e il panorama stupendo.
La discesa con la funivia è veloce e offre una vista panoramica sulla pista da sci Di Prampero, una delle più belle della regione, a cui non si poteva accedere a causa delle restrizioni.
Per arrivare al Monte Lussari dovete raggiungere la frazione di Camporosso, distante pochi minuti in auto dal centro di Tarvisio. Per salire sulla vetta potete prendere la funivia (troverete i segnali per raggiungerla in paese) oppure percorrere il Sentiero del Pellegrino (sentiero CAI 613) che parte poco distante dal parcheggio della funivia.
Se scegliete il sentiero tenete conto che ci vorranno almeno un paio d’ore per percorrere i 1000 metri di dislivello e raggiungere la vetta. Questo percorso si può fare con le ciaspole ma nel mio caso (fortunatamente) non sono state necessarie: il sentiero era molto ben battuto e non c’era neve fresca, anzi, in molti punti era ghiacciata e per questo sono stati molto utili ramponcini e bastoncini da neve.
Per avere informazioni sulla neve e sullo stato del sentiero potete rivolgervi all’ufficio turistico di Tarvisio, oppure chiedete informazioni alla biglietteria dell’impianto di risalita – in cui dovrete comunque andare ad acquistare il biglietto per la discesa, se deciderete di salire attraverso il sentiero e scendere con la funivia – dove vi sapranno consigliare.
Potete noleggiare le ciaspole proprio prima di salire sul Lussari. Il negozio si trova vicino alla biglietteria della funivia ed è aperto tutti i giorni con orario continuato. Per avere maggiori informazioni su ciaspole, sci o altra attrezzatura a noleggio trovate i contatti sul sito del negozio lussari.com
Per pranzare sul Lussari potete scegliere tra quattro diversi rifugi. I piatti tipici del tarvisiano sono il risultato di un mix di culture e tradizioni, trattandosi di una zona di confine sia con l’Austria che con la Slovenia. Nei fine settimana ricordatevi di prenotare.
Nel pomeriggio ci siamo spostati a Valbruna, un paesino a pochi chilometri da Tarvisio. Mi ero innamorata di questo luogo in estate, percorrendo in bicicletta la Ciclovia Alpeadria, e ancora in autunno, durante una gita alla ricerca del foliage più bello, ed ero curiosa di vedere il paese completamente imbiancato.
Tetti aguzzi e comignoli fumanti, un paese da fiaba completamente imbiancato da una soffice coltre di neve. Inutile dire che la a versione invernale di Valbruna non mi ha delusa!
Se cercate un luogo dove dormire vicino a Tarvisio è proprio a Valbruna che vi consiglio di alloggiare. Non che Camporosso sia brutto, ma Valbruna è davvero caratteristico e speciale.
Se cercate alloggi insoliti e immersi nella natura in Friuli Venezia Giulia potreste trovare ispirazione qui
La pasticceria I dolci di Irma a Valbruna. Ambiente fiabesco e dolci incredibili.
Abbiamo raggiunto il paese mentre gli ultimi raggi di sole illuminavano le montagne, nelle case le finestre si accendevano e l’aria si faceva freddissima. Per riscaldarci siamo passati da Irma: più che una pasticceria è un posto speciale, accogliente e fiabesco, con un’offerta di dolci artigianali che non smetteresti più di assaggiare. (Più info e link al sito in fondo all’articolo)
Valbruna è il punto di partenza per visitare la Val Saisera, che si trova ad un paio di chilometri dal paese. In questa valle bellissima c’è il Saisera Wild Track, un percorso invernale di 11 km, facile e adatto a tutti, che si snoda all’interno della foresta di Tarvisio per tutta la lunghezza della valle.
Dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio del Saisera Hutte, proprio dove inizia il percorso, abbiamo dato uno sguardo al sentiero per capire se prendere o meno le ciaspole. Il Saisera Wild Track è ben battuto e pianeggiante, la neve era ghiacciata quindi niente ciaspole ma solo scarponi. Sarebbero stati utili i bastoncini per camminare meglio, ma ce ne siamo resi conto troppo tardi.
Ho adorato camminare all’interno della foresta, nella pace della natura. Lo scricchiolio dei nostri passi sulla neve, il cinguettio di un uccellino e qualche sporadica folata di vento sono gli unici suoni che hanno accompagnato la passeggiata. Silenzio interrotto solo dal vociare lontano degli sciatori sulle piste da fondo che intersecano il sentiero in più punti (per non trovare troppe persone sui sentieri meglio evitare la domenica per fare queste escursioni, in quanto la zona è abbastanza frequentata).
Alla fine della valle ci siamo trovati ai piedi della parete nord del Montasio e dello Jof Fuart, imponenti e bellissimi.
Poco dopo aver iniziato il cammino per tornare indietro indietro siamo usciti dal sentiero per raggiungere il parcheggio della Casera Saisera (è l’ultimo segnalato sulla cartina che trovate in fondo all’articolo, lungo il sentiero c’è il cartello che lo indica a 200 m) per raggiungere il Rifugio Grego.
Dall’ultimo parcheggio alla fine della Val Saisera parte il sentiero CAI 611 che porta al Rifugio Grego. Il sentiero è facile, sono circa 380 m di dislivello e si percorre in 1 ora, ma se preferite potete raggiungere il rifugio anche attraverso la strada forestale che parte dallo stesso punto, ma che chiaramente è più lunga.
Noi siamo saliti con gli scarponi – arrivando dal Saisera Wild Track non avevamo le ciaspole – ma questo sentiero è perfetto se cercate un percorso facile da fare a Tarvisio con le ciaspole.
Salendo nel bosco innevato siamo arrivati al Rifugio Grego, dove il panorama si è aperto in una cornice bellissima: le cime del Montasio e dello Jof Fuart, vicinissime e imponenti, ma anche il cupolone del Mangart, più lontano, e lo Jof di Miezegnot.
A questo punto era tardi e siamo tornati indietro dato che ci restavano oltre 5 km di sentiero per completare il Saisera Wild Track e tornare alla macchina.
Se fate questa ciaspolata potete continuare prendendo il sentiero CAI 651 per raggiungere il Laghetto di Sompdogna, continuare verso lo Jof di Sompdogna e le trincee, per poi riprendere la strada verso il rifugio.
In tutto sono circa 3 ore di cammino, per 550 m di dislivello totali dal parcheggio al punto più alto.
Una ciaspolata perfetta per un bellissimo weekend in montagna in Friuli tra tanta neve, natura e paesaggi che incantano.
Verificate sempre le condizioni della neve e pericolo valanghe contattando l’ufficio turistico di Tarvisio prima di partire per l’escursione.
Il percorso completo è lungo 11 km. Il sentiero è facile e pianeggiante – anche se un po’ di dislivello c’è, vi accorgerete della differenza tra l’andata e il ritorno – ed è perfetto per una camminata anche con i bambini.
Se non volete percorrerlo tutto ci sono vari punti in cui potete accedere al sentiero o fare una sosta. Se iniziate il cammino dal Saisera Hutte, all’inizio della valle, il sentiero si snoda all’interno del bosco e dopo circa 1,5 km incontra l’Agriturismo Prati Oitzinger, dove potete fermarvi a pranzare.
Altrimenti potete accedere al sentiero più avanti lungo la strada e percorrere l’ultimo tratto. Il panorama nell’ultima parte di sentiero è più aperto ed incorniciato dalle pareti maestose delle montagne.
Per percorrere il Saisera Wild Track probabilmente non avrete bisogno delle ciaspole, mentre possono essere molto utili per raggiungere il Rifugio Grego e soprattutto per completare il percorso verso il Laghetto di Sompdogna.
Potete noleggiare sia ciaspole che ramponcini al Saisera Hutte (verificate gli orari di apertura) che si trova sulla strada all’inizio della valle.
Se volete fermarvi a pranzare o a bere qualcosa di caldo in Val Saisera avete diverse possibilità.
Il Saisera Hutte si trova sulla strada proprio all’inizio della valle ed è aperto tutti i giorni, date un’occhiata alla loro pagina Facebook per ogni aggiornamento.
L’Agriturismo Prati Oitzinger si raggiunge a piedi dal Saisera Wild Track oppure in auto dalla strada che attraversa la valle, dove troverete i cartelli con le indicazioni. Nel periodo invernale è aperto solo nel fine settimana, telefonate per avere informazioni aggiornate e per prenotare.
Il Rifugio Grego si trova a 1390 m in una cornice spettacolare. Lo potete raggiungere con una ciaspolata di circa 1 ora sul sentiero CAI 611, o percorrendo (sempre a piedi) la strada forestale. Il sentiero parte dall’ultimo parcheggio, dove finisce la strada che attraversa la Val Saisera. Nel periodo invernale è aperto con servizio di bar e ristorante solo nel fine settimana e solo con meteo favorevole. Per prenotare o accertarvi che sia aperto telefonate al numero 349 1997876.
Lo sci di fondo è una delle più belle attività da fare in montagna in inverno, e in Val Saisera ci sono due splendide piste di media difficoltà.
Per provare questo sport e attraversare la valle sciando, potete noleggiare l’attrezzatura sul posto. Poco prima del Saisera Hutte c’è una capanna di legno della Scuola Sci di Fondo Valcanale che, appunto, offre il servizio di noleggio.
Per informazioni contattateli telefonicamente, anche per accertarvi che le piste siano aperte (dipende dalla situazione neve e rischio valanghe), trovate i recapiti qui.
Per una colazione golosissima o per una merenda con i fiocchi a Valbruna non perdetevi I dolci di Irma, aperto dalle 8.00 alle 17.00
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