Le ciaspolate più belle da fare a Tarvisio: idee per escursioni sulla neve

di Dania
immagine di una baita circondata dal bsco innevato

Sentieri che si snodano tra alberi candidi e baite sepolte di neve, con le ciaspole (o senza) alla scoperta dei paesaggi fiabeschi di Tarvisio in inverno.

Una delle zone del Friuli che più amo, il luogo perfetto per trascorrere bellissime giornate in montagna e nella natura. A Tarvisio ci sono tanti sentieri facili da percorrere anche in inverno, per godersi i paesaggi luccicanti e fiabeschi che la neve ci regala.

Che stiate programmando una vacanza di qualche giorno tra le vette delle Alpi Giulie o siate alla ricerca di un percorso per trascorrere una bella giornata sulla neve, ecco alcune idee per ciaspolate e passeggiate da fare a Tarvisio in inverno.

Ho raccolto in questo articolo alcune camminate da fare in inverno ma tenete presente che le ciaspole non sono sempre necessarie. Alcuni sentieri vengono battuti (in questo caso le ciaspole sono solo un fastidio) e in altri, dato che sono parecchio frequentati, la neve calpestata diventa ghiaccio (vi saranno più utili i ramponcini). Per ogni percorso vi lascio alcune informazioni basate su l’esperienza che ho avuto io ma vi consiglio di valutare sempre la situazione prima di partire: in base alle nevicate, potreste trovare condizioni molto diverse.

Dove ciaspolare a Tarvisio

Valle di Riofreddo

immagine della valle innevata attraversata dal torrente

Riofreddo è un borgo minuscolo a pochi minuti da Tarvisio. Dal paesino si allunga una stretta valle che segue il percorso del torrente e che in inverno, grazie al clima particolarmente freddo, si trasforma in una candida meraviglia. Questa è una camminata facile che vi trasporterà in un paesaggio fiabesco, ve la consiglio davvero!

Il percorso inizia vicino alla chiesa di Riofreddo. Si tratta di una strada forestale che non viene battuta e non è molto frequentata; in questo caso, sì, le ciaspole potrebbero servire davvero.

Si cammina a tratti immersi nel bosco, con il paesaggio che alla fine si apre sulla valle candida e luccicante attraversata dal rio. Dopo circa 1 ora e 30 di cammino arriverete ad una baita incorniciata dalle vette, il punto di incrocio dei sentieri che portano a Sella Prasnig, a Cave del Predil e anche alla Val Saisera. Io mi sono fermata qui – per raggiungere Sella Prasnig, o uno degli altri luoghi, si impiegano almeno altre 2 ore di cammino – e sono tornata a Riofreddo sullo stesso percorso.

Dislivello: 200 m
Distanza: 8 km (a/r)
Tempi di percorrenza: 3-4 ore

immagine di una baita innevata
immagine del sentiero tra gli alberi coperti di neve
immagine del torrente tra gli alberi innevati

Come arrivare

Da Tarvisio seguite le indicazioni verso il Lago del Predil. Dopo pochi chilometri troverete, sulla destra, il borgo di Riofreddo. Lasciate l’auto nel piccolo parcheggio vicino alla chiesa e continuate a piedi sulla strada innevata che percorre la valle.

Alpe di Ugovizza - Anello di Malga Priu in Val Rauna

Malga Mezesnig nell’Alpe di Ugovizza; un luogo perfetto per fare escursioni sulla neve a Tarvisio.

Ampi pascoli innevati, malghe, rifugi e sentieri nel bosco. L’Alpe di Ugovizza è un luogo di tradizioni antiche e paesaggi splendidi, il connubio perfetto tra escursionismo e gastronomia a chilometro zero.

Questo giro ad anello verso Malga Priu e Malga Mezesnig fa parte del Puanina Tour, il percorso che collega le malghe dell’Alpe descrivendone le tradizioni, ma che è anche un viaggio nei sapori di questi luoghi.

Il giro parte dal parcheggio P2. Incamminatevi sul sentiero che, sulla sinistra, scende e attraversa il torrente. Continuate a camminare sulla strada forestale innevata seguendo le indicazioni per Malga Priu. Quando vedrete il fienile della malga troverete anche i segnavia; il sentiero da prendere è quello che sale nel bosco sulla destra, da cui si vedono le case a forma di pigna sull’albero: uno dei più belli alloggi immersi nella natura in Friuli Venezia Giulia.

immagine della casetta a forma di pigna sull'albero

Una delle bellissime case sull’albero di Malga Priu che si incontrano lungo il percorso.

Continuate a seguire la strada innevata verso Sella Collarice. Lungo il percorso ci sono i cartelli che descrivono il nome del luogo e il significato che quella parola ha nella lingua locale; quando, dopo alcuni tornanti, vedrete il cartello che spiega il significato di Mezesnig, sapete di essere quasi arrivati alla Malga. Dopo il cartello salite ancora un po’ e, dove la strada si divide, prendete la sinistra (c’è il segno bianco e rosso su un albero). Dopo poco vedrete Malga Mezesnig in alto sulla destra.

Dopo aver raggiunto la Malga – ve lo consiglio perché dal colle si ha una vista magnifica sulle vette intorno, in particolare il Mangart, da qui, si vede benissimo! – tornate indietro fino alla strada forestale dove avete visto il cartello del nome Mezesnig e poi continuate seguendo le indicazioni per il Rifugio Gortani e altri rifugi. Arriverete al torrente Rauna, che dà il nome alla valle. A questo punto dovrete continuare scendendo a fianco al torrente, sempre verso il Rifugio Gortani. Attraversate i pascoli fino a raggiungere la strada asfaltata che, in alcuni minuti, vi riporterà al parcheggio.

Io non ho usato le ciaspole per fare il giro perché non nevicava da tanto ma, in caso contrario, potrebbero servire. Se preferite fare il giro al contrario iniziate la camminata sulla strada asfaltata seguendo il cartello per Rifugio Gortani e poi seguite le indicazioni per Malga Priu Via Alta. Volete assaggiare un piatto tipico di questi luoghi? Prenotate al Rifugio Gortani (tel. 331 7907427 ), che è aperto anche in inverno.

Dislivello: 400 m
Distanza: 8 km
Tempi di percorrenza: 3 ore

immagine del sentiero innevato che entra nel bosco

Il percorso innevato e la vista da Malga Mezesnig.

Come arrivare

Dal centro di Ugovizza lasciatevi la chiesa sulla sinistra e seguite le indicazioni per Val Rauna, Malga Priu e Rifugio Gortani. La strada asfaltata, dopo alcuni tornanti, vi porterà al parcheggio P2, dove dovrete lasciare l’auto.

Val Bartolo

immagine di una baita circondata dal bsco innevato

La Val Bartolo è una piccola valle punteggiata di baite racchiusa tra Italia e Austria. È bellissima in ogni stagione ma, con il paesaggio candido dell’inverno, diventa una meraviglia da vedere assolutamente. Se siete alla ricerca di una camminata facile ma di grande effetto, questo è il luogo giusto.

Il percorso inizia sulla strada innevata che, da Camporosso, sale a fianco il torrente. Dopo circa mezz’ora sarete arrivati all’inizio della valle; ci vorrà ancora mezz’ora, poi, per percorrerla in tutta la lunghezza. La strada viene battuta di conseguenza, se non ha appena nevicato, le ciaspole non dovrebbero servire, a meno che non vogliate uscire dal percorso battuto.

Dislivello: 300 m circa
Distanza: 12 km (a/r)
Tempi di percorrenza: 2-3 ore (andata e ritorno)

immagine di due baite sepolte di neve ai piedi della montagna
immagine delle baite innevate in val bartolo
immagine di una baita a fianco di un albero nella neve

Come arrivare

La Val Bartolo si raggiunge da Camporosso (trovate le indicazioni sulla rotonda quando arrivate in paese). Seguite le indicazioni per Val Bartolo, poi dovrete lasciare l’auto in Via della Sella dove ci sono alcuni parcheggi a bordo strada.

Rifugio Grego e Malga Somdogna

immagine del terrazzo esterno del rifugio circondato dalle montagne innevate

La vista dal terrazzo del Rifugio Grego, aperto nei weekend anche in inverno.

Ci spostiamo in Val Saisera, una delle più famose e frequentate valli del Tarvisiano. Arrivare qui nei fine settimana significa condividere i sentieri (e il parcheggio) con un buon numero di persone, ma lo scenario da cartolina ripaga ogni piccolo disagio.

La camminata verso il Rifugio Grego – che in inverno è aperto solo nei fine settimana, se il meteo è favorevole – è semplice, su strada forestale che viene battuta. Se volete accorciare il percorso potete scegliere di fare il sentiero, dimezzando chilometri e tempi.

Lungo la salita si è immersi nel bosco. Arrivati al Rifugio Grego il panorama si apre in una cornice bellissima: le cime del Montasio e dello Jof Fuart, vicinissime e imponenti, ma anche il Mangart, più lontano, e lo Jof di Miezegnot.
Se fate questa escursione potete continuare prendendo il sentiero sulla destra del rifugio per raggiungere Malga Somdogna. Allungherete il percorso di 15-30 minuti.

Dislivello (fino al Rifugio Grego): 380 m
Distanza: 7 km (a/r) sulla strada forestale, la metà sul sentiero
Tempi di percorrenza: circa 2 ore tra andata e ritorno sul sentiero, 3-4 ore sulla strada forestale.

immagine del rifugio Grego coperto di neve
immagine del panorama dal rifugio Grego in Val Saisera in inverno

Come arrivare

Il punto di accesso alla Val Saisera è il piccolo paese di Valbruna, a pochi chilometri da Tarvisio (l’uscita dell’autostrada è all’ingresso del paese). Per raggiungere il punto di partenza del percorso, sia che scegliate la strada forestale che il sentiero, dovrete percorrere in auto tutta la Val Saisera, fino all’ultimo parcheggio. Dal parcheggio incamminatevi poi verso la cappella, dove vedrete la strada forestale e i segnali per il sentiero CAI 611.

Cappella Zita

immagine della piccola cappella nella neve

Un’altra ciaspolata da fare partendo dalla Val Saisera è quella che porta a Malga Rauna e Cappella Zita. Il percorso è un po’ meno frequentato rispetto al precedente e questa è sicuramente una tra le ciaspolate più belle da fare a Tarvisio partendo dalla Val Saisera.

Il percorso si snoda all’interno del bosco, tra alberi imbiancati e splendidi scorci sulle vette delle Alpi Giulie. Si tratta di una strada forestale che non viene battuta (almeno quando ci sono stata io) ma, se volete accorciare, c’è anche un sentiero che taglia i tornanti.

Alla fine della strada si vede Malga Rauna e, poco più in alto sulla sinistra, il tetto aguzzo di Cappella Zita. Dal colle sopra la cappella il panorama è bellissimo e aperto, assolutamente da non perdere.

Dislivello: 700 m
Distanza: 10 km (a/r)
Tempi di percorrenza: 3-4 ore

immagine di cappella zita con la neve e il bosco
immagine di malga Rauna con la neve

Come arrivare

Il punto di partenza del sentiero si trova all’inizio della Val Saisera, vedrete i cartelli con le indicazioni sulla destra, poco prima di arrivare al Saisera Hutte. Proprio vicino ai segnavia c’è un piccolo parcheggio sulla sinistra: se trovate posto vi consiglio di lasciare l’auto lì, altrimenti anche quello del rifugio va bene.

Saisera Wild Track

immagine del sentiero sulla neve Saisera Wild Track

Restiamo sempre in zona per scoprire il Saisera Wild Track. Si tratta di un percorso invernale di 11 km, facile e adatto a tutti, che si snoda all’interno della Foresta di Tarvisio. Il sentiero percorre tutta la Val Saisera con un dislivello minimo ed è perfetto per una camminata anche con i bambini.

Partendo dal Saisera Hutte, all’inizio della valle, il sentiero si snoda all’interno del bosco. Si cammina immersi nel paesaggio ovattato, in sottofondo il mormorio del torrente e qualche ululato lontano. Verso la fine il panorama si apre ed è questa, secondo me, la parte più bella: vi troverete circondati dalla parete nord del Montasio e dallo Jof Fuart in uno scenario maestoso e bellissimo.

Il percorso è battuto, in questo caso le ciaspole sono più un fastidio che altro e vi consiglio di non usarle. Se li avete, prendete invece i bastoncini: vi aiuteranno a camminare meglio.

Dislivello: 200 m
Distanza: 11 km
Tempi di percorrenza: 2-3 ore

immagine di tronchi coperti di neve nel bosco
immagine di un sentiero nella neve tra gli alberi

Come arrivare

Per fare questo giro vi consiglio di lasciare l’auto nel parcheggio del Saisera Hutte all’inizio della Val Saisera; il percorso parte proprio da lì. Se non volete percorrerlo tutto, o non trovate parcheggio all’inizio, ci sono altri punti di accesso al sentiero: il parcheggio del Rifugio Montasio può essere un’ottima alternativa.

Il Sentiero del Pellegrino sul Monte Lussari​

immagine del borgo innevato sul Monte Lussari a Tarvisio in inverno

Il Monte Lussari è uno dei luoghi più caratteristici e ammirati di tutto il Friuli. Un borgo piccolissimo, un campanile e qualche tetto spiovente arroccati sulla cima di una montagna tra le vette maestose delle Alpi Giulie.

Questo scenario fiabesco si può raggiungere a piedi percorrendo il Sentiero del Pellegrino, un percorso che si snoda tra gli abeti della Foresta di Tarvisio. È un’escursione un po’ più impegnativa delle precedenti perché aumenta il dislivello: sono 950 metri.

Il percorso parte da Camporosso, vicino alla pista da sci. Il Sentiero del Pellegrino è largo e ben segnalato, anche in inverno non avrete difficoltà a riconoscerlo. Visto che è molto frequentato, se non ha nevicato di recente, è probabile che le ciaspole non servano ma valutate prima di iniziare la salita.

Sul Monte Lussari è attiva anche una funivia. Potreste salire dal sentiero e usarla per scendere, oppure, se amate le escursioni con le pelli, salite dal sentiero per poi tornare a Camporosso con una bella sciata sulla pista Di Prampero.

Dislivello: 950 m
Distanza: 5 km (solo andata)
Tempi di percorrenza: 2-3 ore (solo andata)

immagine di una baita coperta di neve
immagine di una stradina del borgo innevato sul Monte Lussari
immagine del panorama delle Alpi Giulie in Friuli Venezia Giulia

Come arrivare

Camporosso è a pochi minuti da Tarvisio. Lasciate l’auto nel parcheggio della funivia e incamminatevi sulla strada asfaltata che, sulla sinistra, affianca la pista da sci. Dopo aver passato un ponticello troverete le indicazioni per il sentiero.

Rifugio Zacchi dai Laghi di Fusine

immagine di una baita circondata dalle montagne e il bosco innevato

Il bar Ai Sette Nani, punto di partenza del percorso verso il Rifugio Zacchi.

Una ciaspolata classica e molto bella è quella che porta al Rifugio Zacchi partendo dal lago superiore di Fusine. La piana di Fusine è un luogo particolarmente freddo; qui è possibile trovare neve buona e alberi completamente imbiancati anche se non nevica da un po’: il classico paesaggio fiabesco invernale.

Per raggiungere il rifugio in inverno ci sono due possibilità: il sentiero CAI 512 e la strada forestale (ci sarebbero altri percorsi, ma questi sono i più comodi). Una bella idea potrebbe essere quella di fare un anello salendo dal sentiero per poi scendere sulla strada. Questo è l’itinerario che ho scelto io, fatto con gli sci e le pelli.

Sul sentiero, che non ha difficoltà ed è breve, la neve può essere gelata; sulla strada ho trovato la neve ancora farinosa, caso più unico che raro in questo inverno di nevicate scarsissime. Qui le ciaspole servono se ha nevicato di recente, altrimenti bastano i ramponcini.

Dislivello: 450 m
Distanza: 8 km il giro ad anello (2,80 km il sentiero + 5,30 km la strada forestale)
Tempi di percorrenza: 2-3 ore

immagine del rifugio zacchi

Il bosco imbiancato all’inizio del percorso e il Rifugio Zacchi.

Come arrivare

Da Tarvisio seguite le indicazioni per i Laghi di Fusine. Quando li avrete raggiunti continuate fino all’ultimo parcheggio, alla fine del lago superiore. Guardando il bar Ai Sette Nani (che in inverno è chiuso) vedrete sulla sinistra un passaggio sulla neve, il percorso inizia da lì.

Giro dei Laghi di Fusine

immagine del lago inferiore di fusine con la baita e il paesaggio innevato

Ero indecisa se includere o meno questa passeggiata attorno ai Laghi di Fusine, perché è davvero facile e scontata. Di certo, la bellezza di questo paesaggio non lascia indifferenti e penso sia un giro ideale se avete poco tempo, o cercate un percorso da fare con i bambini.

Il tratto più bello, secondo me, è quello che circonda il lago inferiore, con la baita coperta di neve e una vista magnifica sul lago, in parte ghiacciato, circondato dalle montagne. Se non ha appena nevicato non vi serviranno le ciaspole perché il sentiero è molto frequentato; è probabile che lo troviate ghiacciato piuttosto che coperto di neve fresca.

Dislivello: 100 m
Distanza: 5 km
Tempi di percorrenza: 1-2 ore

immagine del lago inferiore di fusine ghiacciato
Laghi di Fusine sentiero inverno

Il lago inferiore di Fusine e una baita nel bosco lungo il sentiero.

Come arrivare

Da Tarvisio seguite le indicazioni per i Laghi di Fusine. Se partite dal lago inferiore lasciate l’auto lungo la strada vicino all’albergo Edelweiss. Se avete difficoltà con il parcheggio continuate fino alla fine della strada per raggiungere il parcheggio più grande e partite dal lago superiore.

Giro delle Malghe del Montasio e Rifugio Brazzà

immagine di una capanna di legno con alle spalle le montagne

Il panorama sul gruppo del Canin dal Rifugio Brazzà.

Ampi pascoli incorniciati da alcune delle vette più imponenti delle Alpi Giulie. L’Altopiano del Montasio è un incanto ad ogni stagione ma è l’inverno, secondo me, il periodo migliore per percorrere l’anello che lo attraversa in tutta la lunghezza.

Il percorso inizia da Sella Nevea. Nel primo tratto si risale una pista da sci per poi prendere, sulla destra, la strada forestale che continua a salire. Lungo la strada troverete, sulla sinistra, le indicazioni per il sentiero CAI 625 per il Giro delle Malghe, che dovrete seguire. Si continua nel bosco fino a raggiungere la prima casera, poi la strada prosegue attraversando tutto l’altopiano, stretto tra la parete sud del Montasio e una vista bellissima sul gruppo del Canin.

Il percorso porta al Rifugio Brazzà, dove è possibile fermarsi a mangiare o bere qualcosa di caldo, ma che è anche il luogo perfetto dove fare una pausa per godersi il panorama (per avere informazioni più aggiornate sul Rifugio consultate la pagina Facebook).

Per continuare l’anello dovrete scendere verso quello che in estate è un parcheggio – con la neve non si distingue dal resto del paesaggio, ma se scendete attraverso la rotabile dal rifugio non potete sbagliare – e continuare sulla strada innevata verso sinistra che vi riporterà a Sella Nevea, proprio vicino al punto da cui siete partiti.

Dislivello: 450 m
Distanza: 12 km
Tempi di percorrenza: 4-5 ore

immagine del bosco il panorame delle montagne
immagine dell'altopiano del montasio innevato

Il percorso che dal Rifugio Brazzà riporta a valle, attraverso l’Altopiano del Montasio.

Come arrivare

Arrivati a Sella Nevea lasciate l’auto nel parcheggio vicino alla caserma della Guardia di Finanza. La pista da sci, che si risale nel primo tratto di percorso, è quella di fronte al parcheggio della caserma. Al rientro dal giro arriverete sulla strada che, guardando la caserma, si trova sulla destra.

Spero che questa lista di percorsi da fare con (o senza) le ciaspole a Tarvisio vi sia d’ispirazione per trascorrere belle giornate nella natura anche in inverno.

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