Cascate e laghi, montagne e villaggi persi nel tempo. Itinerario di viaggio alla scoperta delle cose da vedere in Bosnia ed Erzegovina, dalla natura alle città principali.
La Bosnia è ricca di splendidi paesaggi naturali ed è facile da raggiungere dall’Italia, ma è un Paese che ancora pochi decidono di visitare. Mostar, a pochi chilometri dalle spiagge croate, e Sarajevo sono i luoghi che la maggior parte delle persone visita, senza considerare il resto del territorio.
Io stessa ho fatto questo viaggio un po’ per caso. Dopo un road trip in Ungheria sarei dovuta andare in Slovacchia ma, a nord, il meteo era davvero orribile. Dopo aver valutato diverse opzioni abbiamo deciso di proseguire per la Bosnia, e il giorno stesso siamo partiti.
Da nord abbiamo attraversato paesaggi di colline verdissime e abbiamo incontrato splendidi laghi e cascate. Ci siamo fermati in villaggi da cui spuntano campanili e minareti, ascoltando spesso il suono delle campane seguito dal canto del muezzin. Le emozioni sono state a volte contrastanti, ma è un viaggio che mi ha fatta sentire in un mondo lontano.

Prima di partire per un road trip in Bosnia ci sono alcune cose da sapere, per evitare brutte sorprese.
Quanto tempo serve
Ho percorso questo road trip bosniaco in 6 giorni. Alla fine dell’articolo ho inserito alcuni luoghi che mi sarebbe piaciuto vedere ma che ho saltato; se avete almeno 10 giorni a disposizione dovreste riuscire a includerli tutti.
Lo Stato della Bosnia ed Erzegovina è composto da 2 entità: la Republika Srpska (Repubblica Serba) e la Federazione di Bosnia ed Erzegovina, divisa a sua volta in 10 cantoni. Queste 2 aree, che hanno una propria capitale amministrativa, una bandiera e un parlamento, sono state istituite al termine della guerra, nel 1995. È stata l’unica soluzione possibile per far convivere le persone appartenenti ai diversi gruppi etnico-culturali della Bosnia: serbi, croati e bosniaci. Le differenze si esprimono anche attraverso le fedi religiose: cristiana, musulmana, ortodossa ed ebraica.
Cosa vedere in Bosnia ed Erzegovina
Questo itinerario è perfetto se volete attraversare il Paese con un viaggio on the road, e spero vi sia d’ispirazione se siete alla ricerca delle migliori cose da vedere in Bosnia. Da nord a sud, questi sono i luoghi che ho visto e che più mi sono piaciuti.
Banja Luka
La via centrale di Banja Luka, colorata di lanterne e racchiusa tra negozi e palazzi, è il luogo ideale per alternare una passeggiata a una sosta per un caffè. Non avrete difficoltà a trovare un posto in cui fermarvi: sembra che in città ci siano più di 1.000 bar, per una popolazione di sole 200 mila persone.

Banja Luka è la seconda città più grande del Paese, dopo Sarajevo, ed è la capitale della Republika Srpska. È attraversata dal fiume Vrbas, su cui dominano le mura del forte medievale a pochi passi dal centro. Gli altri edifici interessanti sono la bella Cattedrale di Cristo Salvatore, chiesa ortodossa ricostruita nel 1993 sui resti della vecchia chiesa della Santissima Trinità, e la Moschea Ferhadija, anche questa molto bella e ricostruita di recente.


Per visitare questi luoghi, tutti centrali e raggiungibili a piedi, vi basteranno poche ore. Se volete trascorrere più tempo a Banja Luka potreste visitare il Museo delle Arti Contemporanee e il Museo della Repubblica Serba, fare shopping tra i tanti negozi del centro e passare la serata in uno dei numerosi pub, tra cocktail e musica. A pochi chilometri dalla città è anche possibile fare rafting sul fiume.


Jajce
Seguendo la valle del Vrbas verso sud, lungo una strada abbastanza trafficata di auto e camion (io ho viaggiato in agosto, forse anche per questo c’era molto traffico), arriverete a Jajce. Questo luogo è una meta turistica molto frequentata – i turisti sono soprattutto serbi, bosniaci, arabi e turchi – grazie alle Cascate del Pliva, uno spettacolo della natura proprio nel cuore della cittadina.

Le cascate sono alte 17 metri e sono formate dall’incontro dei fiumi Vrbas e Pliva. Dal centro basterà attraversare un ponticello e scendere lungo la strada per vederle. Per raggiungere il punto panoramico più vicino alle cascate è necessario pagare l’ingresso (4 euro, forse un po’ esagerato), ma anche dalla strada le vedrete molto bene.
Dalla piazza centrale di Jajce, ricca di bar, gelaterie e negozietti, arrampicatevi sulla stradina che sale fino alle mura del forte. Passeggiando lungo il vicolo acciottolato incontrerete alcune casette in pietra e le catacombe, che sono visitabili.


Le cascate e la cittadina sono luoghi piacevoli per una breve visita, ma è a pochi chilometri da Jajce che si trovano (secondo me) gli scenari più belli di questa zona: il lago Pliva e gli antichi mulini. L’acqua color smeraldo e le colline che circondano il lago creano un panorama fiabesco. Se avete voglia di fare una passeggiata percorrete la passerella di legno lungo la riva del lago; quando la passerella finisce continuate sulla strada per fare il giro, fino a raggiungere i Mlinčići.

I Mlinčići sono antichi mulini – molti risalgono all’epoca austro-ungarica – che venivano usati dai contadini per fare la farina. Se li raggiungete a piedi potrete poi attraversare il lago (in quel punto si stringe e c’è un piccolo ponte) e riprendere la passerella di legno dall’altro lato. Potete fare lo stesso percorso in bicicletta oppure raggiungere i mulini in auto.
All’inizio del lago, dove inizia la passerella, c’è un bar molto carino con una mini spiaggia. Fermatevi a bere qualcosa di fresco, è il posto perfetto per rilassarvi e godervi il panorama.


Se amate le attività outdoor nei dintorni del lago Pliva non vi annoierete: camminate, giri in bici o in kayak sono il modo migliore per esplorare questa natura bellissima. Se non avete il kayak (non credo ci siano a noleggio) potrete affittare una barchetta elettrica.

Se fate questo viaggio in Bosnia ed Erzegovina in camper vi accorgerete che le aree attrezzate per il service non sono frequenti e, spesso, neanche nei campeggi è possibile scaricare l’acqua. Lungo la strada che porta ai Mlinčići troverete un campeggio. È abbastanza grande e attrezzato, noi ci siamo fermati per una notte; il posto è carino, ma le strutture hanno bisogno di manutenzione e le docce sono fredde. A Jajce c’è un’area attrezzata, se vi serve solo il service fermatevi lì.
Lungo la strada verso sud si incontrano diverse cittadine. Mentre i paesaggi naturali sono molto belli, le città della Bosnia sono spesso circondate da grigi palazzoni in stile sovietico; questa estetica poco piacevole non incoraggia a fermarsi per una visita.
Sarajevo
Sarajevo è una città piccola, affascinante e viva. Capitale della Bosnia, è il luogo dove est e ovest si mescolano: con una breve passeggiata incontrerete una chiesa, una cattedrale ortodossa, un bazar e una moschea, una sinagoga. Sarajevo è una tappa imperdibile in un viaggio in Bosnia ed Erzegovina!

I segni del difficile passato della città sono ancora presenti sui muri dei palazzi. Lungo alcune strade vedrete le “Rose di Sarajevo”: sono i segni dei colpi di mortaio, riempiti di resina rossa per ricordare le vittime della guerra. Uno dei luoghi da visitare per capire la complicata situazione di Sarajevo in quel periodo è il Museo del Tunnel della guerra. Il tunnel fu scavato a mano sotto l’aeroporto e serviva per far fuggire gli abitanti della città sotto assedio, ma anche per rifornire di cibo e munizioni chi rimaneva a combattere. Si trova a pochi chilometri dal centro città.

Sarajevo è circondata dalle Alpi Dinariche. Le montagne creano una bella cornice naturale e rendono ancora più affascinante questo luogo dai mille volti. Dal centro potrete attraversare il fiume Miljacka, prendere la funivia per salire in montagna e vedere la città dall’alto. Un altro bel punto panoramico si ha dal Bastione giallo che da sopra il colle domina minareti, campanili e palazzi.

La Baščaršija è la parte vecchia di Sarajevo. È il centro dalle costruzioni basse, in legno e in stile ottomano; è il luogo in cui passeggiare tra pasticcerie e negozietti tipici, fermarsi a bere un caffè bosniaco, rifocillarsi assaggiando la pita. È qui che vedrete la moschea ottomana di Gazi Husrev-bey con le sue belle cupole e il minareto, e avrete la sensazione di essere in un mondo lontano dall’Europa.

La Ferhadija è la strada pedonabile che si collega alla Baščaršija, ma che ha un aspetto completamente diverso. Racchiusa tra gli alti palazzi dell’epoca austro-ungarica, è più europea ed elegante, con negozi e pub più moderni.


Sarajevo: un tram dietro cui spuntano una cupola in stile ottomano e un palazzo in vetro; il caffè bosniaco servito con una zolletta di zucchero e una gelée alla rosa.
Per visitare Sarajevo sono sufficienti 1-2 giorni. Se viaggiate in camper o van troverete alcuni parcheggi vicini al centro. Noi abbiamo preferito restare in periferia, in un bel parcheggio nella natura vicino al Tunnel della guerra. I proprietari sono stati onesti e gentilissimi, in più è possibile fare carico/scarico delle acque. Non ho trovato il sito per mettere il link ma lo trovate su park4night.
Boračko jezero
Continuando verso sud, se avete tempo e vi piace la natura, visitate questo lago glaciale dall’acqua smeraldina, incastonato tra le montagne. Per arrivare al Boračko jezero dovrete fare qualche chilometro (e molti tornanti) in più rispetto alla strada più diretta per Mostar, ma vedrete scenari molto belli.
Noi da Sarajevo siamo andati verso Igman e poi Sinanovići. Abbiamo attraversato belle valli tra le montagne, un verde intenso interrotto solo da pugni di casette in stile alpino fino a raggiungere il lago Boračko.

Il Boračko jezero è abbastanza grande, perfetto per fare un giro in kayak o una nuotata rinfrescante. C’è solo una minuscola spiaggia libera da cui si può accedere all’acqua, tutto il resto è occupato dai campeggi o è difficile da raggiungere. Ci sono alcuni locali in cui assaggiare piatti tipici godendosi l’atmosfera tranquilla ma, per il resto, è un luogo dove la natura è sovrana.
Mostar
Il luogo più animato di turisti di tutto il Paese è un gioiello che merita di essere visto. Siamo nell’Erzegovina meridionale e la città vecchia di Mostar si arrampica su pareti rocciose scavate dal bel fiume Neretva. Il piccolo centro è un dedalo di vicoli acciottolati e, passeggiando lungo la via principale fitta di ristoranti e bancarelle, arriverete alla moschea Koski Mehmed-Pasha; da qui è possibile salire sul minareto per avere una vista panoramica sulla città.

Il vero simbolo di Mostar è il ponte, chiamato Stari most (ponte vecchio). Distrutto durante la guerra, è stato poi ricostruito nel 2004 mantenendo la forma originale. Per vedere il ponte dal basso scendete fino al fiume. Qui potrete fare un tuffo per rinfrescarvi nelle bollenti giornate estive, oppure guardare i ragazzi che, in cambio di offerte, si tuffano dall’alto dei 20 metri del ponte.

La strada principale che da nord porta a Mostar corre lungo la valle del Neretva. Le alte montagne, i villaggi sul fiume e il canyon creano uno scenario molto bello: anche questi sono alcuni tra i luoghi più belli da vedere in Bosnia! La parte vecchia di Mostar in agosto è affollatissima; se avete la possibilità di fare il viaggio in altri periodi riuscirete a vivere in modo molto diverso questi posti.
Blagaj
Usciti da Mostar raggiungete un villaggio più piccolo e circondato dalla natura: Blagaj. Attraversato da fiume Buna, questo paesino è il luogo ideale in cui fermarsi se viaggiate in van o camper – ci sono diversi campeggi sul fiume, in un ambiente tranquillo tra i vigneti –, ed è qui che si trova un monastero molto particolare chiamato Blagaj tekija.

Si tratta di un monastero derviscio risalente al 1500 che, per alcuni secoli, fu meta di pellegrinaggi. Come altri edifici religiosi della Bosnia anche questo è stato ricostruito di recente, dopo la distruzione delle guerre. La particolarità di questo luogo è la posizione: incastonato nella montagna sulla sorgente del fiume Buna.
È possibile visitare l’interno del monastero (l’ingresso costa 5 euro) ma, per avere una visuale migliore della sua posizione, dovrete attraversare il ponticello sul fiume; c’è un breve sentiero che vi porterà nel punto più panoramico, vicino all’acqua smeraldina della sorgente.

Un altro luogo da visitare a Blagaj sono i resti della città vecchia tra le mura del forte. Dal paese vedrete le mura appollaiate sulla montagna, raggiungibili in auto e con una breve camminata; vi consiglio di farlo al tramonto, sia per la bella luce rosata che per evitare il caldo delle ore centrali.
A Blagaj ci siamo fermati in un piccolo campeggio a gestione familiare. È un’attività nata da poco, dove tutto è curato con amore da persone dolcissime e gentili: Autocamp Holiday Blagaj

Il mio viaggio in Bosnia ed Erzegovina si è concluso a Blagaj, ma ci sono altri luoghi che mi sarebbe piaciuto vedere e di cui vi lascio alcune info:
Parco Nazionale Una
Se arrivate in Bosnia da nord attraverso Slovenia e Croazia, prima di raggiungere Banja Luka potreste visitare il Parco Nazionale Una. Si trova vicino a Bihać, non molto distante dai laghi di Plitvice, ed è nato per proteggere l’ecosistema del fiume Una. Oltre a vedere bellissimi paesaggi tra montagne e cascate, potrete praticare attività in acqua, fare camminate o percorsi in bicicletta. Io l’ho saltato perché, arrivando dall’Ungheria, era molto fuori itinerario.
Cascate di Kravice
A circa un’ora di auto da Blagaj, vicino al confine con la Croazia, le cascate di Kravice sono considerate uno dei luoghi da non perdere in un viaggio in Bosnia. Nelle calde giornate estive sembra essere il posto ideale in cui rinfrescarsi, tra tuffi e nuotate nelle pozze smeraldine del fiume Trebižat. Io l’ho evitato perché immagino che in agosto sia davvero sovraffollato; so che così non sarei riuscita ad apprezzarlo e spero di poterlo vedere in un altro momento.
Počitelj
Počitelj è un antico villaggio tra le mura, arrampicato su una collina che guarda il fiume Buna. Tra belle costruzioni in pietra, le cupole in stile ottomano e i vicoletti acciottolati sembra un luogo molto caratteristico e interessante da vedere nell’Erzegovina meridionale.
Spero che questa guida vi sia d’ispirazione per pianificare il viaggio, sia che decidiate di visitare la Bosnia in camper o che preferiate un road trip in auto. Se avete qualche curiosità sui luoghi o altro scrivete nei commenti, vi leggo e rispondo volentieri!
4 comments
Grazie
Veramente interessante
Massimo
Ciao Massimo, grazie a te mi fa super piacere!
A breve scriverò un articolo con alcune cose che, secondo me, è utile sapere prima di partire per un viaggio in Bosnia ed Erzegovina. Lo troverai linkato a questo 🙂
Ciao! Ti consiglio anche le città di Travnik (sulla strada che da Sarajevo va verso il parco della Una) e Visegrad nel sud del paese. 😉
Ciao Matteo! Grazie per il consiglio, lungo il tragitto ho incontrato queste città ma non mi sono fermata per visitarle. Le includerò sicuramente nel prossimo viaggio 🙂