Anello dei Tre Rifugi: una delle più belle escursioni in Friuli

di Dania
immagine dal sentiero dell'anello dei tre rifugi con la vista sul lago

Una camminata facile che attraversa paesaggi di incredibile bellezza, l’Anello dei Tre Rifugi è diventato ormai un’escursione classica tra le montagne del Friuli.

Si sviluppa sul versante meridionale del Monte Coglians, che con i suoi 2780 m di altitudine è la cima più alta della regione, toccando appunto tre rifugi: il Rifugio Tolazzi, a Collina, che è il punto di partenza, il Rifugio Lambertenghi-Romanin sul bellissimo Lago Volaia e il Rifugio Marinelli che domina una valle da fiaba.

Ecco una breve guida con tutte le informazioni utili sull’anello dei Tre Rifugi del Friuli, che include come raggiungere il punto di partenza, la descrizione del percorso e dei rifugi, cosa vedere e il periodo migliore per andare.

Le camminate verso i laghi alpini sono le più belle. In Carnia potreste vedere anche il lago di Bordaglia

Anello dei Tre Rifugi - Il percorso

  • DURATA: 4 ore
  • DISTANZA:  9 km
  • DISLIVELLO:  967 m
  • CARTA TABACCO:  n. 09 Alpi Carniche – Carnia Centrale
  • DIFFICOLTÀ: EE

L’anello dei Tre Rifugi è un percorso davvero molto bello,  che in agosto ospita una famosa staffetta di corsa in montagna. Anche per questo molte persone attraversano velocemente questi sentieri, ma il mio consiglio è di percorrerlo invece con calma. Solo così potrete apprezzare il paesaggio meraviglioso della Carnia, tra valli verdissime e alte pareti rocciose, magari fermandovi a magiare qualche piatto tipico o bere una birra fresca in uno dei rifugi.

Anello dei Tre Rifugi da Collina

Come arrivare a Collina

Il percorso inizia dal Rifugio Tolazzi, che si trova nella piccola frazione di Collina e si raggiunge facilmente in auto.

Arrivare a Collina è molto semplice: bisogna prima raggiungere Forni Avoltri poi, dal centro del paese, svoltare verso Collina (è segnalato) e continuare a seguire la strada. Superato l’abitato proseguire ancora fino a raggiungere il parcheggio del Rifugio Tolazzi, non si può sbagliare perchè è dove finisce la strada.

Immagine del sentiero da Collina al lago Volaia
Il sentiero CAI 144 che dal Rifugio Tolazzi sale verso Passo Volaia

Da Rifugio Tolazzi a Rifugio Lambertenghi-Romanin e Lago Volaia

Parcheggiata la macchina dovrete proseguire a piedi lasciandovi il rifugio sulla destra. Dalla strada forestale, dopo circa 200 m vedrete sulla destra il ripidissimo sentiero CAI 144 che si inoltra nel bosco, ed è quello che dovrete prendere.

Il sentiero alterna tratti più e meno ripidi, tagliando i tornanti della strada forestale. L’idea migliore è percorrerlo la mattina presto (soprattutto in estate), perchè è quasi completamente esposto al sole. Inoltre vedere il cielo che si illumina sopra l’anfiteatro roccioso delle montagne è uno spettacolo da non perdere.

L’ultimo tratto è composto da tornanti abbastanza ripidi e percorrendolo vedrete i segnali che indicano sulla destra la deviazione per il sentiero Spinotti, ma continuate a salire dritti fino ad incontrare il Rifugio Lambertenghi-Romanin.

Poi ancora qualche metro per raggiungere Passo Volaia e ammirare il bel lago turchese, incastonato tra la parete imponente del Coglians e la vallata austriaca, più aperta e verdeggiante, con il suo rifugio.

Tempo di percorrenza dal rifugio Tolazzi a Passo Volaia circa 1 ora e 30.

immagine del lago Volaia e il rifugio austriaco

Da Rifugio Lambertenghi-Romanin a Rifugio Marinelli

Il sentiero attrezzato Spinotti

Dal Passo Volaia dovrete ora tornare indietro fino a raggiungere la deviazione che, sulla sinistra, porta verso il sentiero Spinotti (n.145).

Il sentiero Spinotti è un percorso attrezzato che inizia alla base di uno stretto canalino verticale. Io non sapevo bene cosa aspettarmi, dato che viene indicato come percorso da fare con il kit da ferrata. Dopo essermi imbragata e aver risalito il canalino e la scaletta, visibili da sotto, ho scoperto che in realtà l’imbragatura non è necessaria.

Dopo questo primo tratto verticale infatti, passata la scaletta, il sentiero è ampio e mai esposto e ci vorranno circa 30 minuti per raggiungere la fine della salita. Siccome può essere abbastanza frequentato è forse più utile avere il caschetto, piuttosto che l’imbrago.

immagine del sentiero attrezzato Spinotti
Immagine del sentiero attrezzato spinotti

Raggiunto il punto più alto della salita si continua in piano, entrando in una bellissima vallata. Il sentiero attraversa una zona di prati e conche, punteggiati da numerosi fiori colorati (in estate) e rocce bianche che spiccano sul verde dell’erba. Ad un certo punto si incontra, sulla sinistra, il sentiero CAI 143 che porta alla vetta del Monte Coglians.

Immagine del percorso anello dei tre rifugi del friuli

Continuando sul sentiero CAI 145 taglierete a mezzacosta la parete erbosa del Pic Cjadin e arriverete in circa 40 minuti al Marinelli.

Altrimenti potete decidere di salire solo in parte verso la cima del Monte Coglians e, quando vedrete la fune metallica sulla parete sopra di voi, prendere il sentiero CAI 143 che va verso destra. Questa variante richiede un po’ di fatica in più ma, attraversando la cresta del Pic Cjadin, sarete più alti e godrete di una vista spettacolare su tutta la vallata sotto. Anche questo sentiero vi porterà velocemente al Marinelli.

Tempo di percorrenza dal rifugio Lambertenghi al rifugio Marinelli circa 2 ore (se sceglierete la variante panoramica sul sentiero 143 ci vorrà un po’ di più).

Immagine del sentiero anello dei tre rifugi dal Coglians
Il sentiero 143 e, più in basso, il sentiero 145 - visti dalla cima del Monte Coglians

Da Rifugio Marinelli a Rifugio Tolazzi, rientro a Collina

Per concludre l’Anello dei Tre Rifugi, dopo essere arrivati al Marinelli dovrete prendere il sentiero CAI 143, che dalla forcella scende a valle verso Collina.

Il sentiero interseca la strada di servizio e percorrendolo incontrerete un ampio pascolo e Casera Moraret, dove volendo si può mangiare o acquistare i prodotti di malga.

La discesa è abbastanza breve e in circa 40 minuti sarete al parcheggio del Tolazzi.

Cosa vedere lungo il percorso

Il percorso incontra diversi punti molto belli e interessanti da vedere. Ecco quali:

  • Il Lago Volaia. Un lago alpino dall’acqua turchese ai piedi del Monte Coglians. Grazie al ritovamento di numerosi fossili, questa zona viene definita la più antica ed imponente scogliera d’Europa. Facendo il giro del lago potrete ammirarlo da ogni prospettiva e magari avvisterete anche qualche bel fossile.
  • Le trincee della Grande Guerra. La Carnia, trattandosi di una zona di confine, è stata fortemente militarizzata nel periodo della Grande Guerra. Al Passo Volaia, poco prima di arrivare al lago, noterete le trincee risalenti proprio a quel periodo. Visitandole sarà facile immaginarsi quali dovevano essere le condizioni in cui vivevano i soldati all’epoca, in un luogo sicuramente molto bello, ma anche freddo, ventoso e isolato.
  • La vetta del Monte Coglians. Percorrendo l’Anello dei Tre Rifugi si incontra il sentiero CAI 143 che porta alla vetta del Monte Coglians. Trovandovi a passare di lì, sarebbe un peccato andare via senza conquistare la cima più alta del Friuli Venezia Giulia! Io ho ceduto alla tentazione e sono salita. La vetta è uno spettacolo ed essere lassù è stato davvero emozionante. Vi consiglio solo di programmare in anticipo questa deviazione, in quanto cambieranno notevolmente i tempi (circa 3 ore in più) e l’impegno fisico richiesto.
immagine del panorama dalla vetta del Monte Coglians

Quando fare l'escursione

Il miglior periodo dell’anno per percorrere l’Anello dei Tre Rifugi va dalla primavera all’inizio dell’autunno.

L’ultima parte del sentiero Spinotti attraversa un tratto molto umido, attrezzato con degli scalini di legno. Potrebbe essere pericoloso attraversarlo nel caso fosse ghiacciato.

Informazioni sui rifugi

Rifugio Tolazzi

Il primo rifugio, punto di partenza del percorso ad anello, è facilmente raggiungibile in macchina. Si trova in una posizione meno panoramica rispetto agli altri due, ma se volete iniziare a camminare presto la mattina potrebbe essere una buona idea passare la notte qui. Offre sia camere private che posti letto in dormitorio a prezzi super accessibili.

Ha una bellissima terrazza chiusa da vetrate, un ambiente caldo e accogliente dove potrete cenare guardando le cime delle montagne illuminate dagli ultimi raggi di sole.

Rifugio Lambertenghi-Romanin

Il secondo rifugio si trova a 1955 m in prossimità di Passo Volaia e dal bel lago alpino sul confine austriaco.

Il Passo Volaia è un crocevia di sentieri, di conseguenza anche il rifugio Lambertenghi può essere una buona base nel caso decidiate di esplorare la zona circostante e le trincee della grande guerra. Al momento però il rifugio è chiuso per lavori, consultate quindi il sito e magari telefonate per prenotare prima di partire.

Rifugio Marinelli

Dei tre, il Rifugio Marinelli è quello che gode di una posizione davvero spettacolare. È il rifugio alpino più alto del Friuli (2120 m), e domina una valle verdissima e meravigliosa.

Dormire in rifugio significa godersi magnifici cieli stellati (nuvole permettendo) e albe mozzafiato, in bellissimi luoghi immersi nella natura.  Se queste esperienze vi piacciono date un’occhiata agli  alloggi immersi nella natura più belli in Friuli Venezia Giulia e magari troverete ispirazione per le prossime avventure!

Se non passate la notte qui, il rifugio Marinelli è comunque il posto perfetto dove fermarsi per assaggiare qualche piatto tipico o bere qualcosa nella terrazza all’aperto, da dove potrete ammirare il bellissimo panorama.

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